Roma aveva costruito strade che innervarono tutto l’impero, quelle che percorriamo oggi ricalcano spesso quei tracciati; all’inizio erano semplici tratturi percorsi da uomini, animali e beni, poi furono definite con ghiaia e quindi lastricate. Il viaggio per le legioni in particolare, doveva essere oltre che il più rapido possibile, anche agevole; ecco perché le vie romane di grande comunicazione furono lastricate con grosse e larghe pietre di basalto o pietre lisce reperite sul posto. In tempo di pace i legionari per facilitare i propri spostamenti, costruivano essi stessi le strade, ne rafforzavano i margini, abbattevano ostacoli, tagliavano i costoni delle montagne, livellavano i terreni, costruivano ponti ed ogni altra opera necessaria per ottenere un piano agevolmente percorribile a piedi, a cavallo o con carri.
La strada Salaria prende il nome dal fatto che dalle saline di Ostia risalendo la riva sinistra del Tevere si trasferiva il sale a Roma e da qui all’interno del centro Italia. «Con questo lavoro – sottolinea l’autore – è mio desiderio evidenziare l’immenso patrimonio storico e archeologico, che non ha eguali nel mondo, e per il quale dobbiamo essere grati ai nostri padri per averci donato queste ricchezze».
Salaria, dal mar Tirreno all’Adriatico
È corredato da più di 400 tra immagini e mappe.
da Sabina tv.it: L’ANTICA SALARIA NEL NUOVO LIBRO DI PIETRO NELLI